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Facendo sesso anale si può restare incastrati?

Facendo sesso anale si può restare incastrati???

La storia degli amanti incastrati dopo un rapporto anale, è un classico delle leggende urbane che circolano nel nostro Paese, e che tutti hanno sentito almeno una volta. Una cassiera ed una guardia giurata, o due amanti keniani, o due amanti in acqua, il focoso amplesso (che avviene sempre fra due amanti fedifraghi) che però va storto, loro provano a separarsi, ma dopo diversi inutili tentativi devono chiedere l’intervento del 118. E così, trasportati in ospedale ancora avvinghiati tra le persone che guardano incuriosite.

In ogni pronto soccorso italiano si racconta la leggenda di  due tizi  arrivati in ambulanza “uniti”, in seguito ad un rapporto anale. Pertanto, periodicamente la vediamo ricomparire sui nostri media, sia perché offre la possibilità (con la scusa di raccontare semplicemente un fatto di cronaca),di parlare di argomenti scabrosi, quindi per definizione interessanti, sia perché costituisce una rassicurante riaffermazione di una morale tradizionale e della certezza della pena per chi osa trasgredirla. La leggenda, infatti, spesso racconta la pubblica punizione di chi trasgredisce una norma sociale (in questo caso la fedeltà coniugale), e il fatto poi che questa storia venga raccontata da medici e infermieri, la legittima e fa pensare a chi la diffonde che possa essere vera.

Resta così da capire se l’incastro fatale sia anatomicamente possibile.

Diciamo che è possibile che durante un rapporto anale, una particolare muscolatura del pavimento pelvico, chiamata elevatore dell’ano, si contragga involontariamente, originando degli spasmi. Ciò potrebbe creare una specie di “anello fallico” alla base del pene convogliando il deflusso maggiormente verso il glande, unitamente a una sorta di effetto “sottovuoto” che (favorito anche da particolari conformazioni fisiche) potrebbe aumentare una sorta di “risucchio” (risolvibile comunque creando un passaggio d’aria anche minimo). Si potrebbe quindi avere la sensazione di incastrarsi, ma comunque tutto si risolverebbe in una manciata di minuti senza conseguenze.

Non ho mai letto evidenze scientifiche su tali accaduti, ma nei casi di “priapismo” ovvero la condizione di erezione del pene per un periodo prolungato, per favorirne la fine è possibile applicare del ghiaccio e un po' di pressione a livello del perineo favorendo così la vasocostrizione e diminuire così l’afflusso di sangue al glande. Chiaramente nei casi di erezione estremamente prolungata (quindi dovuta ad altre cause, tipo priapismo ischemico) bisogna andare al pronto soccorso o contattare il proprio andrologo.

In realtà il sesso anale se fatto bene non è né una pratica dolorosa né causa danni fisici. Non è sicuro invece quando non si seguono le regole del buon senso, come quella di usare il preservativo, visto che si corre un rischio leggermente più alto di contrarre malattie a trasmissione sessuale.

Il coito anale per l’uomo è un momento di piacere sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico. Lo sfintere anale è più stretto della vagina, quindi il pene sarà più compresso e il piacere più intenso. In realtà, il sesso anale se fatto con attenzione potrebbe piacere tanto anche alle donne. Non solo per la percezione fisica, che si attiva in una zona sensibile molto vicina alle terminazioni nervose della clitoride, ma anche per la sensazione di vulnerabilità, che accende una sfera dell'erotismo molto comune: quella dei rapporti di dominazione-sottomissione. In realtà, ci sono tante posizioni per fare sesso anale e non tutte implicano una situazione di dominazione da parte del partner. Ma, a prescindere dalla posizione, se l'uomo saprà come comportarsi, non sarà solo lui a provare un esteso piacere.

 

Se il sesso anale non fa per voi non sentitevi obbligati a farlo solo per soddisfare le fantasie del vostro partner. Questa pratica richiede, infatti, complicità e relax.  In qualsiasi caso, ecco a voi qualche consiglio per poterne godere con il massimo del piacere, ricordandovi che nell’arte di fare l’amore anche il sesso anale è importante, perché può dare molto piacere ad entrambi i partner, e nelle donne dare orgasmi più intensi rispetto a quelli provati.

  1. Quando si fa l’amore, se la stimolazione esterna dell’ano è considerata dal partner piacevole, si può passare anche alla penetrazione, iniziando sempre con un dito: se il rapporto anale è fatto con calma, senza fretta, prestando attenzione anche alle reazioni del/della partner, quindi fermandosi se necessario, non provoca dolore, altrimenti è necessario fermarsi o rimandare.
  2. La dilatazione dell’ano deve essere sempre ottenuta lentamente, per fare in modo che la muscolatura (quella di cui vi accennavo poc’anzi) si adatti gradualmente alle successive dilatazioni; quindi una volta introdotto un dito, bisogna mantenerlo fermo, affinché i muscoli che circondano l’ano abbiano il tempo di adattarsi senza provocare dolore. Successivamente si può procedere con dei lenti movimenti circolari, ed eventualmente introdurre un altro dito, sempre senza fare movimenti, e di nuovo i movimenti circolari. 

Nelle donne questa dilatazione graduale dell’ano da parte del partner con le dita dovrebbe essere fatta contemporaneamente alla stimolazione del clitoride, manuale o orale; va da sé quindi, che  le prime volte la posizione migliore per il rapporto anale è quella con la donna sopra, e l’uomo sotto che anche in questo caso si mantiene fermo, così che lei possa decidere quanto debba essere profonda la penetrazione, quando fermarsi e quando continuare con la stimolazione della clitoride, per poi decidere quando riprendere i movimenti sul pene, la velocità ecc.…

Infine:

  • Utilizzate sempre un lubrificante per evitare penetrazioni brutali che potrebbero provocare micro-ferite o sanguinamenti.
  • Indossate il preservativo, poiché preserva dal rischio di malattie sessualmente trasmissibili
  • evitate di passare dalla penetrazione anale a quella vaginale. I germi contenuti nel retto potrebbero provocare un’infezione vaginale.

 

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