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La contraccezione

 

 

 

Per contraccezione si intende il complesso dei mezzi utilizzati per impedire il verificarsi di una gravidanza. Esistono numerosi metodi di contraccezione. Nessun metodo è completamente efficace, ma alcuni sono più affidabili di altri. Spesso l’efficacia dipende da quanto ci si attiene alle istruzioni e per alcuni metodi è più facile rispetto ad altri. 

Vediamoli insieme

 

Metodi naturali

Il più diffuso è il coito interrotto. L'interruzione del coito prima dell'eiaculazione non è un metodo sicuro. Dipende infatti dalla capacità del maschio di controllarsi; inoltre, prima dell'eiaculazione, vi è la fuoriuscita di una piccola quantità di una sostanza lubrificante che contiene alcuni spermatozoi. Questo metodo ha inoltre il difetto di interrompere in modo brusco il rapporto sessuale.

Vi è poi il metodo Ogino-Knaus, detto anche "del calendario". Secondo il metodo calcolato dai dottori Ogino e Kanaus, la coppia deve astenersi dai rapporti sessuali nei giorni fecondi. Vengono calcolati i giorni fecondi del ciclo mestruale. Perché sia usato al meglio, è necessario monitorare la data di inizio del ciclo nel corso di 1 anno. Si prendono in considerazione il ciclo più breve e quello più lungo. Dal primo si sottrae 20 e dal secondo si sottrae 10. Ad esempio, se il ciclo corto è stato di 25 giorni, il numero che ne deriverà sarà 5. Se quello lungo è stato di 29 giorni, si avrà 19. Quindi il periodo che va dal quinto al diciannovesimo giorno dovrà essere considerato fertile. Questo metodo è comunque poco sicuro.

Il metodo Billings (del muco cervicale) è stato ideato dai coniugi Billings presso il Centro cattolico di regolazione delle nascite di Melbourne. Prevede il controllo della presenza di muco cervicale (perdite vaginali biancastre) che inizia a farsi fluido (come chiara d'uovo) con l'avvicinarsi dell'ovulazione e che scomparirebbe all'ultimo giorno dell'ovulazione. La sua presenza segnala il periodo fecondo. Dopo quattro giorni dalla sua trasformazione in sostanza densa e non più trasparente si potrebbero riprendere i rapporti sessuali completi.
Anche questo metodo ha un alto indice di fallibilità, anche se un po' inferiore al precedente, purché la donna sia attenta e ben esercitata.

Il metodo della temperatura basale si organizza sulla misurazione della temperatura del corpo al risveglio, misurata per via vaginale o rettale. Questa varia con l'ovulazione. Diminuisce di poco prima di essa e aumenta di alcuni decimi di grado al suo iniziare. Dopo quattro giorni dal rialzo della temperatura i rapporti sessuali, dai quali ci si deve astenere dall'inizio del ciclo, possono riprendere. Dovrà quindi essere riportato diligentemente un grafico, giorno dopo giorno, per monitorare la temperatura nel corso di tutti i giorni del ciclo. Tra i metodi naturali gestiti dalla donna è quello che dà migliori indici di sicurezza.

 

Metodi barriera

Il più diffuso è il preservativo. Salvo incidenti (rottura, sfilamento in vagina quando il pene perde l'erezione) è un metodo di buona sicurezza.
Non va trascurata la sua estrema utilità per ostacolare il contagio da parte delle malattie sessualmente trasmesse.
Dalla donna può essere invece usato il diaframma. Si tratta di un cappuccio di gomma sostenuto a un anello di metallo. Viene applicato sul fondo della vagina, in modo che vada a coprire il collo dell'utero e impedisca il passaggio degli spermatozoi. Gli deve essere posta una crema spermicida e va posizionato non più di due ore prima del rapporto, dopo il quale va lasciato in sede per almeno sei ore.
Si tratta di un metodo piuttosto efficace, anche se il margine di insicurezza è attorno al 10%. Tuttavia è necessario che la donna acquisti un'esperienza adeguata al suo utilizzo. Naturalmente può essere ben usato da donne che hanno un buon rapporto con i loro genitali.
La spirale (o IUD: Intra Uterine Device) è un dispositivo che viene posizionato dal ginecologo nell'utero. Ve ne sono vari modelli: di materiale plastico, con in più un filamento di rame o con la presenza di progesterone, un ormone che viene rilasciato via via ne aumenta l'efficacia.
Introdotta nell'utero, la spirale può essere lasciata in sede per qualche anno. E' opportuno un controllo ginecologico periodico. Si tratta di un metodo contraccettivo sicuro al 98%, anche se non è il più indicato per le adolescenti e, in generale, per donne che non hanno avuto un figlio.

 

Metodi chirurgici

Per la donna, la legatura delle tube. Con un piccolo intervento chirurgico, viene interrotta la pervietà delle due tube. In questo modo non è più possibile il passaggio egli spermatozoi. Si tratta di una contraccezione irreversibile la cui messa in atto deve essere sempre valutata con molta cura per le ripercussioni psicologiche che questo intervento può creare, in particolare relativi a un succesivo possibile desiderio di maternità.
Per il maschio, la vasectomia. Si tratta della legatura, con un piccolo intervento chirurgico, dei due piccoli canali per i quali gli spermatozoi si spostano dai testicoli all'uretra. Anche in questo caso si tratta di un metodo contraccettivo irreversibile e, anche in questo caso, devono esserne valutate l'opportunità e le ripercussioni non solo psicologiche, ma anche sul vissuto della sessualità, per quanto, di per sé, il metodo non interferisca con nessuna delle fasi della risposta sessuale.

 

Metodi chimici

Il metodo chimico per eccellenza è la pillola. Contiene estrogeni e progestinici sintetici che inibiscono l'ovulazione.
Deve essere prescritta dopo alcuni esami del sangue, delle urine, la palpazione del seno, l'esame del sistema circolatorio e il pap-test. I prodotti oggi in commercio hanno ridotto moltissimo gli effetti negativi che potevano essere riscontrati in passato, dato il basso dosaggio ormonale in esse contenuto. Se viene usata correttamente, ha un'efficacia contraccettiva assoluta.

 

 

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